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PROTEZIONE DELLE SPONDE FLUVIALI E DELLE ARGINATURE

Materasso MATECO™


Il Materasso MATECO™
rappresenta una novità nel novero delle tecniche di Ingegneria Naturalistica in ambito idraulico. Rispetto al tradizionale materasso idraulico tipo Reno si configura come una importante innovazione tecnica e applicativa, soprattutto sotto il profilo dell’inserimento ambientale e del risparmio di materiali inerti costosi e di impegnativa movimentazione. Le principali differenze sono rappresentate dal che le celle del Materasso MATECO™ che si trovano normalmente al di sopra del livello delle acque vengono preassemblate internamente con un filtro geotessile ritentore, porometricamente dimensionabile, e successivamente riempite con terreno vegetale, di fatto viene limitato l’utilizzo di materiale lapideo alle sole celle che si trovano sempre in condizioni di sommersione. Altra peculiarità riguarda il coperchio di chiusura che nella porzione da rinverdire è costituito da geocomposito preaccoppiato in rete a doppia torsione in lega ZnAl e biotessile naturale ad alta resistenza (agave o cocco).

Fasi di posa in opera di un materasso MATECO™  

Riprofilatura della sponda

Riempimento delle tasche “idrauliche” con ciottoli

Riempimento delle tasche con pietrame e con terreno vegetale

Opera finita con coperchio di copertura in rete metallica a doppia torsione preassemblato con biorete in agave (in alternativa in cocco)

Opera rinverdita a 5 mesi dal termine dei lavori (per gentile concessione Consorzio Bonifica Fossa Di Pozzolo – Mantova, Direttore Dott. Agr. Cesare Buzzacchi, Capo Area Ufficio Tecnico Ing. Oliviero Zucchini)



Materasso metallico

Il Materasso metallico è costituito da una struttura di rete metallica a doppia torsione a maglia esagonale, avente forma parallelepipeda, di notevole ampiezza e piccolo spessore, divisa in più celle (tasche), aventi la funzione di aumentarne la funzionalità idraulica e la robustezza. I rivestimenti realizzati con Materassi svolgono una funzione di rivestimento antierosivo nei confronti dell’azione delle correnti a protezione delle sponde fluviali e delle arginature. Sono opere di rivestimento sottili (da 17 a 30 cm.) capaci di adattarsi ad un gran numero di situazioni e geometrie.


Fasi di posa in opera di un materasso metallico

Riprofilatura della sponda

Realizzazione dei materassi e stesa del geocomposito

Situazione a fine lavori

Situazione dell’intervento a 10 mesi dalla fine dei lavori



Gabbioni Cilindrici


I gabbioni cilindrici sono delle strutture cilindriche costituite da una rete a doppia torsione con maglia tipo 8x10 in accordo alle UNI – EN 10223-3. I gabbioni cilindrici sono riempiti in cantiere con pietre per creare una struttura flessibile e permeabile da utilizzare nei rivestimenti spondali di fiumi, in sottofondazioni di opere spondali in gabbioni e materassi o in opera di emergenza. I gabbioni cilindrici sono provvisti di barrette di rinforzo inserite durante la fabbricazione per facilitarne la chiusura durante l’installazione. Il filo utilizzato nella produzione del gabbione cilindrico è in acciaio dolce trafilato a freddo con rivestimento in bagno galvanico a caldo in lega eutettica di Zinco-Alluminio (5%) – cerio-lantanio. Al fine di irrobustire la struttura, tutti i bordi sono rinforzati con un filo avente un diametro maggiore.

Realizzazione di una burga e alloggiamento sul cucchiaio benna per posa in opera

Schema tipologico per la regolarizzazione del sottofondo per una protezione spondale idraulica in gabbioni

Intervento di consolidamento al piede di una sponda con opere di Ingegneria Naturalistica in gabbioni cilindrici e talee di salice



Sistemi antinutria-antigambero


Un problema sempre più sentito negli ultimi anni riguarda l’intenso fenomeno di popolamento territoriale da parte di specie selvatiche, spesso alloctone.
Tra le varie specie le più diffuse e temute sono la nutria (Myocastor coypus) e il gambero della Louisiana (Procambarus clarckii). Esse sono in grado di scavare gallerie sotterranee anche molto complesse e ramificate, raggiungendo la profondità di diversi metri, tale situazione può portare all’indebolimento e alla destrutturazione di ampie porzioni di argini o di sponde fluviali, spesso concause o cause scatenanti di eventi di rotta e alluvioni.

Ingresso di una tana di nutria del diametro di circa 50 centimetri

Fasi realizzative dell’intervento in sponda destra; posa del geocomposito e presidio al piede

Situazione del canale prima e dopo l’intervento

Maggiori informazioni sui prodotti sono presenti sul sito del produttore

 

www.borghiazio.com

 
 
 
 
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